Regione Marche, nuova legge sulla promozione della coltivazione di Canapa

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Legge che unisce tutti

Il consiglio regionale delle Marche ha approvato all'unanimità la legge che promuove la coltivazione della Canapa. Tutti d'accordo nel determinare l'importanza del rilancio agricolo e commerciale nonostante le turbolenze che sta attraversando tutto il settore.

La legge, incentiva la creazione di filiere per la produzione dei derivati della Canapa, individua le aree di sviluppo e finanzia gli investimenti necessari.

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La politica che rema contro

Purtroppo però c'è chi continua a creare danni di immagine e distruggere il settore con azioni individuali.

Le dichiarazioni del Prefetto Lapolla (arrivato a Pesaro da appena 3 mesi), come le azioni di Pignataro a Macerata, sono inutili battaglie prettamente politiche che tendono a perseguitare la commercializzazione di fiore di Canapa ligth che non ha effetti psicotropi. Azioni che portano solo all'intasamento del calendario del tribunale, danneggiano le persone interessate e distruggono i progressi di mercato creato con fatica dagli operatori in questi ultimi anni.

Terrore e tolleranza zero

Sequestri e perquisizioni notturne perfino dentro casa, verbali con la descrizione di possesso illegale di sostanza stupefacente e l'appicazione della legge 309/1990, come se fossero tutti spacciatori.

Questo subiscono gli operatori del settore che hanno investito aprendo nuove attività legali, pagando tasse e assumendo persone.

Poi la palla passa al tribunale che non può far altro che dar seguito ad inutili indagini e costose analisi per poi chiudere il caso costatando la non pericolosità del materiale sequestrato.

Dissequestri e risarcimenti a carico degli italiani

Poi accadono cose che sembrano assurde, venute dal passato, che fanno ribrezzo considerando che sono successe pochi mesi fa.

La squadra mobile di Fermo sequestra una piantagione di Futura 75 (Canapa certificata) e arresta un pensionato con tanto di conferenza stampa. L'anziano è il titolare della azienda agricola a cui non danno neanche il tempo di mostrare i cartellini delle sementi e la raccomandata fatta ai carabinieri locali.

Lo stesso poi richiederà un risarcimento di 120.000€ (a nostro carico), lo stesso valore dichiarato dal vicequestore di Fermo.

Vogliamo una legge chiara

Per questo ci troviamo costretti a sospendere l'attività.

Speriamo nella vostra comprensione.

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